Fichier:Ricevitore elettrolitico tipo Ferrié - Museo scienza tecnologia Milano 09856.jpg

Fichier d’origine(973 × 1 373 pixels, taille du fichier : 95 kio, type MIME : image/jpeg)

Ce fichier et sa description proviennent de Wikimedia Commons.

ricevitore elettrolitico tipo Ferrié - detector electrolytique.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Auteur
Ducretet & Roger (costruttore)
Titre
ricevitore elettrolitico tipo Ferrié - detector electrolytique.
Description
Italiano: Il ricevitore è racchiuso all'interno di una cassetta in ottone con coperchio frontale incernierato. All'esterno, nel lato superiore, sono presenti: le prese di antenna e terra, i serrafili per la connessione al dispositivo di alimentazione e una maniglia per il trasporto. All'interno, una struttura in legno estraibile, formata da una base e da una spalla verticale, ospita i dispositivi montati a giorno. Sulla base sono presenti: due rivelatori elettrolitici a tazza in vetro, un commutatore a due posizioni (più neutro) su base in ebanite, una cassettina di resistenze variabili (8 posizioni) su base in ebanite. Sulla spalla verticale è montato un pannello in ebanite recante tre induttanze, due serrafili per il collegamento al dispositivo di alimentazione, due serrafili per il collegamento al ricevitore telefonico o cuffia e un grosso interuttore a baionetta (a 4 contatti isolati).
Funzione
Questo ricevitore funziona garzie al sistema di rivelazione elettrolitica brevettato dal Generale Ferrié nei primi anni del Novecento. Questo sistema si basa sulle proprietà di dissociazione dell'acqua acidula sotto l'effetto della corrente elettrica. Il ricevitore costruito dall'azienda Ducretet di Parigi monta due rivelatori che l'operatore può selezionare attraverso un commutatore. Ogni singolo rivelatore elettrolitico è costituito da una tazza in vetro contente dell'acqua acidula e da due elettrodi in platino che si immergono in questa soluzione. Uno degli elettrodi è completamente scoperto, mentre l'altro è racchiuso in un tubetto di vetro da cui fuoriesce soltanto la punta di platino. L'elettrodo racchiuso nel tubetto in vetro è collegato all'antenna, mentre l'altro è collegato alla terra. In parallelo al collegamento antenna/terra si trova un circuito contenente una pila e un ricevitore telefonico Quando l'antenna non è percorsa da un segnale a radio frequenza, la tensione prodotta dalla pila fa avvenire la dissociazione elettrolitica dell'acqua in ossigeno ed in idrogeno, questo fenomeno porta alla formazione di una bolla di idrogeno in corrispondenza della parte scoperta dell'elettrodo ricoperto dal tubo in vetro. In questo modo la soluzione è completamente non condutrice e nessuna corrente circola all'interno del vaso contenente la soluzione acidula; di consegeuenza anche il ricevitore telefonico non è percorso da corrente e non emette suono. Quando l'antenna viene investita da un'onda radio, invece, la bolla di idrogeno (formatasi in corrispondenza dell'elettrodo racchiuso nel tubetto in vetro) brucia sotto l'effetto della tensione a radiofrequenza. In questo modo la soluzione acidula viene percorsa da una corrente e il ricevitore telefonico emette un suono. Finita la perturbazione radio una nuova bolla si riforma, interrompendo nuovamente la circolazione di corrente nel telefono. A questo punto il ricevitore è pronto a riceve un nuovo segnale
Date entre 1908 et 1915
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1908-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1915-00-00T00:00:00Z/9
Technique / matériaux ottone
Dimensions hauteur : 33 cm ; largeur : 30 cm ; profondeur : 23 cm
dimensions QS:P2048,33U174728
dimensions QS:P2049,30U174728
dimensions QS:P5524,23U174728
Poids : 2 kg
institution QS:P195,Q947082
Numéro d’inventaire
9856
Références
  • Belhacène C. (2001) TSF Antique : Les plus beaux postes de TSF de 1921 à 1927, Maser (TV), pp. 28−29
  • Soresini F. (1995) Radio d'epoca, Milan, pp. 15−16
Source / photographe Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Autorisation
(Réutilisation de ce fichier)
w:fr:Creative Commons
paternité partage à l’identique
Vous êtes libre :
  • de partager – de copier, distribuer et transmettre cette œuvre
  • d’adapter – de modifier cette œuvre
Sous les conditions suivantes :
  • paternité – Vous devez donner les informations appropriées concernant l'auteur, fournir un lien vers la licence et indiquer si des modifications ont été faites. Vous pouvez faire cela par tout moyen raisonnable, mais en aucune façon suggérant que l’auteur vous soutient ou approuve l’utilisation que vous en faites.
  • partage à l’identique – Si vous modifiez, transformez, ou vous basez sur cette œuvre, vous devez distribuer votre contribution sous la même licence ou une licence compatible avec celle de l’original.

Légendes

Ajoutez en une ligne la description de ce que représente ce fichier

Éléments décrits dans ce fichier

dépeint

image/jpeg

Historique du fichier

Cliquer sur une date et heure pour voir le fichier tel qu'il était à ce moment-là.

Date et heureVignetteDimensionsUtilisateurCommentaire
actuel21 mai 2016 à 08:38Vignette pour la version du 21 mai 2016 à 08:38973 × 1 373 (95 kio)Federico Leva (WMIT){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Soresini, Franco | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = costruttore | MIS1T = ca. | AUT1N = Ducretet & Roger | CMPD = 2006 | INV1N = 9856...

La page suivante utilise ce fichier :

Métadonnées